Scoperto il misterioso fungo a lungo cercato dal padre dell’LSD

A identificare la nuova specie una studentessa della West Virginia University: potrebbe rivoluzionare la medicina

Una scoperta a lungo attesa nel mondo della microbiologia potrebbe aprire nuove strade per la ricerca farmaceutica. Una studentessa della West Virginia University, Corinne Hazel, ha identificato una nuova specie di fungo chiamata Periglandula clandestina, in grado di produrre alcaloidi dell’ergot, sostanze note per la loro affinità con il principio attivo dell’LSD. La studentessa, originaria dell’Ohio e vincitrice del premio Goldwater, ha trovato il fungo all’interno di semi di morning glory (convolvolo), mentre studiava la diffusione delle sostanze chimiche protettive attraverso le radici della pianta. “Abbiamo visto una peluria nei rivestimenti dei semi. Era il nostro fungo”, ha raccontato.

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Confermata la specie grazie al sequenziamento genetico

Hazel ha lavorato al fianco di Daniel Panaccione, docente di Scienze vegetali, che ha supervisionato il sequenziamento del genoma del fungo. L’analisi ha confermato l’esistenza di una nuova specie, ora ufficialmente archiviata in una banca genetica. “Sequenziare un genoma è un risultato importante. È sorprendente che sia riuscita a farlo da studentessa”, ha sottolineato Panaccione. Il legame tra i funghi e gli alcaloidi dell’ergot non è nuovo: anche i semi del convolvolo contengono derivati dell’acido lisergico, sostanze psichedeliche che ispirarono negli anni ’30 il chimico Albert Hofmann, inventore dell’LSD. Tuttavia, finora nessuno era riuscito a identificare il fungo responsabile di questa produzione.

Un mistero irrisolto per decenni finalmente svelato

Hofmann aveva ipotizzato l’esistenza di un fungo simbiotico all’interno delle piante di morning glory, ma non era mai stato trovato. La scoperta di Hazel colma questa lacuna storica. “Morning glories contengono alte concentrazioni di derivati dell’acido lisergico, simili a quelli dell’LSD”, ha spiegato Panaccione. “Hofmann sospettava che ci fosse un fungo come fonte di queste sostanze. Ora sappiamo che aveva ragione”. La nuova specie è altamente produttiva e potenzialmente utilizzabile su larga scala. Il team ha pubblicato i risultati sulla rivista scientifica Mycologia, aprendo la strada a nuovi studi nel campo della medicina e dell’agricoltura.

Usi potenziali in medicina e nei trattamenti neurologici

Gli alcaloidi dell’ergot, sebbene tossici in dosi elevate, trovano impiego in ambito clinico: vengono usati contro emicranie, demenza, emorragie uterine e persino Parkinson. Il fungo Periglandula clandestina si distingue per la capacità di produrre queste molecole in grandi quantità. “Molte sostanze tossiche possono diventare terapeutiche se somministrate correttamente”, ha affermato Panaccione. “Studiare questo fungo ci aiuterà a trovare modalità per ridurre gli effetti collaterali”. Secondo il professore, si tratta di un grande passo avanti, con possibili implicazioni per il trattamento di depressione, stress post-traumatico e dipendenze.

“Un nome perfetto per un fungo sfuggente”

Il nome scelto, Periglandula clandestina, riflette l’inafferrabilità del fungo, cercato per anni senza successo. “È un nome perfetto”, ha commentato Panaccione, lodando l’intuito e la determinazione della giovane ricercatrice. Hazel, dal canto suo, sta ora cercando il modo migliore per coltivare il fungo in laboratorio, un processo complesso a causa della lenta crescita dell’organismo. “Sono fiera di ciò che ho realizzato alla WVU. È stato un colpo di fortuna, ma anche un’occasione colta al volo”, ha dichiarato. La studentessa si interroga ora su quante altre specie di morning glory nascondano simili simbiosi fungine ancora ignote alla scienza.

Fonte:

Mycologia 

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