La specialista Siri Kabrick, della Mayo Clinic, spiega come migliorare la qualità della vita con piccoli cambiamenti quotidiani
Avere ogni tanto momenti di agitazione o tensione è del tutto normale, ma per molte persone l’ansia diventa una condizione cronica, che interferisce con la vita di tutti i giorni. Si parla in questi casi di disturbi d’ansia, una categoria di problemi psicologici che possono manifestarsi con sintomi come panico improvviso, senso di minaccia, tachicardia, iperventilazione, sudorazione, tremori, e pensieri ossessivi. Quando questi segnali sono frequenti e sproporzionati rispetto alla situazione reale, è il momento di chiedere aiuto.
“Questi episodi di ansia e panico possono rendere difficile affrontare le attività quotidiane e sono spesso fuori misura rispetto al pericolo reale”, spiega Siri Kabrick, infermiera specializzata in Psichiatria e Psicologia al Mayo Clinic Health System di Fairmont, Minnesota. “In molti casi, portano a evitare luoghi o situazioni”. È importante dunque non sottovalutare il problema, soprattutto se interferisce con il lavoro, le relazioni o la qualità del sonno.
Diagnosi e trattamenti: quando rivolgersi a uno specialista
La prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico curante, che può escludere eventuali cause fisiche e indirizzare verso uno psicoterapeuta o psichiatra. In molti casi, la terapia cognitivo-comportamentale e/o i farmaci aiutano a gestire meglio l’ansia. Ma, secondo Kabrick, anche le strategie di coping quotidiano e alcune modifiche dello stile di vita possono essere fondamentali per migliorare il benessere.
Tra i consigli più utili:
- Evitare alcol e droghe ricreative, che possono accentuare i sintomi. Se non riesci a smettere da solo, cerca supporto medico o un gruppo di aiuto.
- Curare l’alimentazione: una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e pesce potrebbe aiutare a ridurre l’ansia (ma servono ulteriori conferme scientifiche).
- Identificare i fattori scatenanti: conoscere cosa ti causa stress è il primo passo per affrontarlo, magari con tecniche apprese in terapia.
Attività fisica e qualità del sonno: due alleati fondamentali
L’esercizio fisico regolare, anche leggero, è uno dei migliori antidoti allo stress. Kabrick consiglia di iniziare con calma e aumentare gradualmente intensità e frequenza, cercando di muoversi quasi ogni giorno.
Un altro punto chiave è dormire bene. La mancanza di riposo può alimentare il malessere. Se si fatica a dormire, è bene parlarne con uno specialista. Allo stesso modo, caffeina e nicotina sono da limitare o evitare del tutto, perché possono peggiorare lo stato d’ansia.
Socialità, costanza nelle cure e tecniche di rilassamento
- Non isolarti: la tendenza a evitare amici e attività può aggravare il problema. Resta in contatto con chi ti vuole bene.
- Segui con costanza il piano terapeutico: rispetta le dosi dei farmaci e le sedute con lo psicoterapeuta. La regolarità fa la differenza.
- Impara a gestire lo stress: tecniche come la meditazione, lo yoga o la visualizzazione guidata possono aiutarti a mantenere la calma.
Un altro suggerimento utile è scrivere un diario: tenere traccia delle emozioni e delle giornate può facilitare la comprensione delle proprie reazioni e delle strategie che funzionano.
Intervenire subito per evitare che l’ansia peggiori
Secondo Kabrick, è fondamentale non aspettare che il problema diventi ingestibile: “Le preoccupazioni potrebbero non sparire da sole, anzi, tendono a peggiorare nel tempo se non si chiede aiuto”. L’esperta invita a rivolgersi a un professionista il prima possibile: “Intervenire precocemente rende la cura più semplice ed efficace”.