Connessione Starlink sui Frecciarossa e sugli F-35: i dettagli

Parte la sperimentazione in Italia, ma il Governo si spacca mentre cresce il pressing su SpaceX

Ferrovie dello Stato ha avviato una sperimentazione innovativa con Starlink, il servizio di Internet satellitare sviluppato da Elon Musk, per offrire connessione Wi-Fi stabile sui treni Frecciarossa, iniziando dalla rotta Roma-Milano. La notizia è stata confermata dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini durante il Festival dell’Economia di Trento. “È vero che una delle mie prime richieste ai vertici di Ferrovie dello Stato era quello di rendere possibile il lavoro e la connessione durante l’intera tratta dell’Alta velocità. È vero che Ferrovie dello Stato, in totale autonomia, ha scelto due soggetti con cui sta sperimentando la copertura satellitare: uno dei due è Starlink, ma non perché glielo abbia chiesto io, ma perché è uno dei pochissimi soggetti in grado di garantire questo servizio”, ha dichiarato Salvini. Il progetto si inserisce in un contesto in cui la domanda di connessione senza interruzioni è altissima: la tratta Milano-Roma è notoriamente famosa per i problemi di copertura, in particolare nelle gallerie. La sperimentazione prevede l’installazione delle tipiche “tavolette” Starlink sui tetti dei vagoni e nelle stazioni, anche quelle dove le tradizionali reti mobili non arrivano. L’obiettivo? Portare internet ovunque lungo il percorso e garantire continuità del servizio anche dove oggi sembra impossibile.

Lo stallo dell’accordo nazionale tra Italia e SpaceX

Mentre la collaborazione tra Fs e Starlink prende il via, resta in sospeso il più ampio accordo globale tra Italia e SpaceX per la sicurezza delle comunicazioni governative. Si tratta di una trattativa da 1,5 miliardi di euro, bloccata ormai da oltre sei mesi. L’advisor di SpaceX in Italia, Andrea Stroppa, ha denunciato lo stallo attribuendolo alle scelte del ministro Adolfo Urso, che “punta a una costellazione satellitare nazionale a bassa orbita per l’uso governativo-militare, senza coinvolgere Starlink”.

Nonostante la mancata intesa centrale, altri ministeri si stanno muovendo autonomamente. “Non è solo il ministero dei Trasporti a muoversi autonomamente. Lo stanno facendo anche la Difesa e gli Esteri, che mesi fa avevano avviato esperimenti pilota su alcune navi militari e ambasciate italiane (tra cui Libano e Bangladesh)”, scrive La Stampa. Questo fermento dimostra che l’esigenza di connettività avanzata non si limita al settore ferroviario, ma coinvolge anche la sicurezza e le relazioni internazionali.

La conferma di Fs: Starlink integrato nei sistemi Icomera

Arriva la conferma ufficiale di Ferrovie dello Stato: “Il Gruppo sta investendo in progetti di potenziamento della connettività a bordo dei treni e ha l’obiettivo di migliorare l’esperienza complessiva di viaggio dei passeggeri”, spiegano fonti Fs all’Ansa. Tra i fornitori figura Icomera, che ha già integrato Starlink nei propri sistemi Wi-Fi a bordo. Sono in corso valutazioni tecniche per stabilire se questa sperimentazione potrà essere estesa ad altre tratte e progetti del gruppo ferroviario. L’entusiasmo non manca nemmeno tra i collaboratori di Elon Musk: Andrea Stroppa ha condiviso pubblicamente il post del ministro Salvini che annuncia la novità, sottolineando l’importanza della sperimentazione.

Starlink anche per la Difesa? Prove su F-35 e resistenze nel Governo

Oltre a Ferrovie dello Stato, la tecnologia di Starlink potrebbe arrivare anche su navi e aerei militari italiani. Secondo indiscrezioni di La Stampa, sono in corso test su alcune unità militari e si pensa a una sperimentazione anche sui caccia F-35, i moderni aerei acquistati dall’Italia. Andrea Stroppa ha spiegato che diversi esponenti del Governo, come il ministro Crosetto e il generale Goretti dell’Aeronautica, “hanno chiarito pubblicamente la necessità di dotarsi di questa tecnologia lasciando da parte le polemiche”. Tuttavia, l’accordo globale con SpaceX è rallentato dall’indirizzo del ministro Urso, deciso a sviluppare una soluzione tutta italiana.

Sul fronte della sicurezza, il ministro Crosetto ha ricordato che “un paese sovrano e tecnologicamente avanzato come il nostro può gestire la cifratura dei dati con tecnologie proprietarie, tutelando così gli interessi nazionali”, con il coinvolgimento del gruppo Leonardo.

Il pressing del Sole 24 Ore e la richiesta di svolta

Anche il mondo dell’informazione rilancia la richiesta di una soluzione concreta per la connettività sui treni ad alta velocità. Durante la trasmissione Omnibus, il direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini ha sottolineato che “è uno scandalo che da vent’anni non si riesca a garantire una telefonata sulla Milano-Roma”, aggiungendo: “Entro 2-3 mesi, massimo quattro, il problema sarà risolto e sarò pronto a fare l’apertura del giornale festeggiando la soluzione trovata”. Tamburini ha promesso la prima pagina alla compagnia ferroviaria quando sarà finalmente possibile connettersi senza problemi, “con o senza Starlink”.

Questa pressione da parte della stampa e degli utenti mostra quanto sia strategico per l’Italia colmare il gap digitale nei trasporti e nelle infrastrutture, puntando su soluzioni innovative che possano essere di esempio anche per altri settori.

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