Pesce contaminato da mercurio, un probiotico innovativo ne riduce l’assorbimento

Un batterio intestinale modificato promette di proteggere dalla tossicità del metilmercurio presente nei frutti di mare

Un team di ricercatori dell’Università della California, Los Angeles (UCLA) e dell’Istituto di Oceanografia Scripps dell’Università della California, San Diego (UCSD) ha sviluppato un probiotico innovativo capace di detossificare il metilmercurio, una forma altamente tossica di mercurio che si accumula nei frutti di mare. Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell Host & Microbe, descrive come il batterio intestinale Bacteroides thetaiotaomicron, comune nel microbiota umano, sia stato ingegnerizzato per neutralizzare il metilmercurio nel tratto digestivo, riducendo significativamente la sua presenza nei tessuti corporei.

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Test su topi: efficacia nella riduzione del metilmercurio

Nei test condotti su topi, l’ingestione del probiotico ha portato a una rapida eliminazione del metilmercurio dal tratto digestivo entro 12 ore, con una significativa diminuzione dei livelli nei tessuti e nelle feci. Particolarmente promettenti sono stati i risultati ottenuti su topi gravidi, dove si è osservata una riduzione del metilmercurio sia nei tessuti materni che in quelli fetali, suggerendo un potenziale protettivo per lo sviluppo neurologico dei feti.

Il problema del metilmercurio nei frutti di mare

Il metilmercurio si forma quando il mercurio rilasciato nell’ambiente da attività umane, come la combustione del carbone e l’estrazione dell’oro, viene trasformato da microrganismi marini. Questo composto tossico si bioaccumula lungo la catena alimentare, raggiungendo concentrazioni elevate nei pesci predatori come il tonno. Il consumo di tali pesci rappresenta una fonte significativa di esposizione al metilmercurio per l’uomo, con rischi particolari per le donne in gravidanza e i bambini.

Verso un’applicazione umana: sfide e prospettive

Sebbene i risultati nei modelli murini siano incoraggianti, la traduzione di questa tecnologia all’uomo richiede ulteriori ricerche per garantire sicurezza ed efficacia. I ricercatori stanno lavorando per ottimizzare il probiotico e valutare la sua applicabilità in contesti umani, con l’obiettivo di offrire una soluzione pratica per ridurre l’assorbimento di metilmercurio attraverso la dieta.

Fonte:

EurekAlert!

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