Indice
- 1 Quello che non tutti sanno è che non è sempre un nemico. Lo si può tenere sotto controllo grazie a dieta, esercizio e, dovesse servire, farmaci
- 2 LDL e HDL: perché non tutto il colesterolo è uguale
- 3 I nemici nascosti: grassi saturi e zuccheri
- 4 Come abbassare il colesterolo con la dieta
- 5 L’attività fisica: alleata della prevenzione
- 6 Quando servono i farmaci: il ruolo delle statine
Quello che non tutti sanno è che non è sempre un nemico. Lo si può tenere sotto controllo grazie a dieta, esercizio e, dovesse servire, farmaci
Il colesterolo viene spesso dipinto come il grande nemico della salute cardiovascolare, ma la realtà è più complessa. Si tratta, in effetti, di una sostanza fondamentale per l’organismo umano, coinvolta nella costruzione delle membrane cellulari e nella produzione di ormoni. Come spiega Sir Rory Collins, direttore del Dipartimento di Salute della Popolazione di Oxford, “il colesterolo ha un ruolo cruciale nella vita biologica”. Tuttavia, i livelli osservati soprattutto nei paesi occidentali risultano spesso eccessivamente alti, diventando un rischio per cuore e arterie. “Il problema è che i livelli che vediamo, specie nelle popolazioni occidentali, sono molto più alti di quanto dovrebbero essere”, avverte Collins. E le conseguenze possono essere gravi: secondo la World Heart Federation, l’ipercolesterolemia è legata a circa 4,4 milioni di morti ogni anno, ed è uno dei principali fattori di rischio per ictus e infarto. Ancora più allarmante è il fatto che il colesterolo alto può essere completamente asintomatico. “Molti non si fanno misurare il colesterolo fino ai 40 o 50 anni, quando potrebbe essere già troppo tardi”, sottolinea Steve Humphries, docente all’University College London.
LDL e HDL: perché non tutto il colesterolo è uguale
I due tipi di colesterolo e il ruolo dei grassi nella dieta
Non basta abbassare genericamente il colesterolo: bisogna conoscere la differenza tra LDL e HDL. I lipoproteine a bassa densità (LDL) trasportano il colesterolo dal fegato al resto del corpo. Sono “i camion che consegnano il colesterolo nelle arterie”, ma se ce ne sono troppi, favoriscono l’accumulo di placca e l’ostruzione dei vasi sanguigni. Al contrario, le lipoproteine ad alta densità (HDL) agiscono come camion della nettezza urbana, rimuovendo il colesterolo in eccesso e riportandolo al fegato: per questo sono considerate il “colesterolo buono”.
Non tutto dipende dalla dieta. Solo il 20% del colesterolo arriva dal cibo, mentre il restante 80% viene prodotto internamente dal fegato. Tuttavia, alcuni alimenti possono stimolare indirettamente il fegato a produrne di più. “Il modo migliore per ridurre il colesterolo con la dieta è evitare i grassi animali”, consiglia Collins. In particolare, i grassi saturi, contenuti in carni grasse, formaggi, oli tropicali e dolci industriali, sono tra i maggiori responsabili dell’aumento di LDL.
I nemici nascosti: grassi saturi e zuccheri
Oltre ai grassi animali, anche gli zuccheri rappresentano un pericolo. Consumati in eccesso, agiscono come stimolanti per il fegato, che inizia a produrre più LDL e meno HDL. Un ampio studio di 15 anni ha scoperto che chi assumeva più del 25% delle calorie giornaliere dagli zuccheri aveva più del doppio del rischio di morte per malattie cardiache. Anche gli alimenti processati come bacon, salsicce e dolci fritti aumentano notevolmente il colesterolo “cattivo”. Secondo una revisione con oltre 600.000 partecipanti, ogni 50 grammi di carne processata al giorno si associa a un aumento del 42% nel rischio di malattie cardiache.
Come abbassare il colesterolo con la dieta
Fibre, Omega-3 e scelte alimentari intelligenti
Ridurre i grassi nocivi è solo il primo passo. Il secondo è sostituirli con cibi che abbassano attivamente il colesterolo. I cibi ricchi di fibre solubili – come avena, legumi, semi e cereali integrali – legano il colesterolo a livello intestinale, impedendone l’assorbimento. Anche i grassi buoni, come gli Omega-3 presenti in salmone e sardine, migliorano il profilo lipidico. Non solo: aumentano la dimensione delle particelle LDL, rendendole meno dannose, e stimolano il fegato a produrre più HDL. Un porridge a colazione può fare più di quanto si pensi per la salute del cuore, grazie al suo effetto combinato sulla riduzione del colesterolo LDL.
L’attività fisica: alleata della prevenzione
L’altra arma per combattere il colesterolo è l’esercizio fisico, soprattutto aerobico. Una revisione di 39 studi ha dimostrato che il cardio aumenta i livelli di HDL, riducendo l’infiammazione e facilitando l’eliminazione del colesterolo in eccesso. Inoltre, l’attività fisica “aumenta l’uso dei grassi saturi da parte dei muscoli, riducendo quelli in circolo”, spiega Humphries. Anche il sollevamento pesi è efficace: uno studio del 2012 ha evidenziato che l’allenamento con resistenza può abbassare significativamente i livelli di LDL.
Quando servono i farmaci: il ruolo delle statine
In alcuni casi, dieta ed esercizio non bastano. Età, menopausa o predisposizione genetica possono interferire con la gestione del colesterolo. Le statine sono i farmaci più prescritti: bloccano l’enzima HMG-CoA reduttasi nel fegato, riducendo la produzione di colesterolo. Sono utilizzate soprattutto in soggetti già colpiti da ictus o infarto. “Le statine funzionano, anche se possono causare effetti collaterali come dolori muscolari e affaticamento”, avverte Collins. “Ma nella maggior parte dei casi, questi dolori non sono realmente dovuti al farmaco, come dimostrano gli studi placebo”. L’approccio migliore? Personalizzato, come sempre. Ma se avete dubbi, meglio parlarne con il medico che con internet.
Fonte:
Here’s what actually causes high cholesterol (and how to cut it) | BBC Science Focus Magazine