2024 YR4, potrebbe “spaccare” la Luna e scagliare meteoriti sulla Terra

Se l’asteroide colpisse il nostro satellite si aprirebbe uno scenario inedito: milioni di frammenti potrebbero investire il Pianeta

Un asteroide grande quanto un edificio, catalogato come 2024 YR4, potrebbe colpire la Luna nel 2032, innescando una serie di eventi potenzialmente devastanti. L’ipotesi, formulata da un team di astrofisici canadesi, si basa su dati aggiornati forniti dal James Webb Space Telescope, secondo cui le probabilità di impatto con il nostro satellite naturale si attestano al 4,3%. Sebbene l’evento non comporterebbe rischi diretti per l’orbita lunare, le conseguenze sarebbero tutt’altro che irrilevanti per il nostro pianeta. L’impatto potrebbe generare un cratere largo un chilometro e proiettare nello spazio milioni di tonnellate di detriti rocciosi, alcuni dei quali potrebbero essere attratti dalla gravità terrestre.

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Frammenti lunari in viaggio verso la Terra?

Secondo lo studio – non ancora sottoposto a peer review, ma già sotto la lente delle agenzie spaziali – l’urto tra 2024 YR4 e la Luna avrebbe un’energia simile a quella di una grande esplosione nucleare. Il dottor Paul Wiegert, primo autore dell’analisi e docente all’Università dell’Ontario Occidentale, ha spiegato: «Un frammento lunare grande un centimetro, se proiettato a velocità ipersonica, ha la forza distruttiva di un proiettile». La maggior parte dei detriti, se dovesse raggiungere la Terra, si disintegrerebbe nell’atmosfera generando una spettacolare pioggia meteorica visibile a occhio nudo. Tuttavia, i frammenti più grandi potrebbero sopravvivere al rientro e minacciare satelliti, veicoli spaziali e persino astronauti in orbita.

Difesa planetaria: serve una nuova strategia?

Finora, il concetto di difesa planetaria si è concentrato esclusivamente sugli impatti diretti con la Terra, come dimostrato dalla missione DART della NASA, che nel 2022 ha colpito e deviato con successo l’asteroide Dimorphos. Ma lo scenario delineato da 2024 YR4 apre una nuova sfida: proteggere il nostro pianeta anche da effetti collaterali cosmici, come l’impatto su corpi celesti vicini. Se una porzione consistente dei detriti dovesse inserirsi in orbita terrestre, i rischi per infrastrutture critiche, come satelliti per telecomunicazioni o sorveglianza climatica, sarebbero tutt’altro che trascurabili.

Quando sapremo di più sull’asteroide?

Attualmente, 2024 YR4 è troppo distante per essere monitorato con precisione. Sarà nuovamente visibile nel 2028, data in cui gli astronomi potranno perfezionare le stime sulla sua traiettoria e dimensioni reali. Nel frattempo, la NASA ha rassicurato sul fatto che un eventuale impatto lunare non modificherebbe in modo significativo l’orbita della Luna, escludendo ripercussioni geofisiche dirette sulla Terra. Tuttavia, il rischio rappresentato dai detriti lunari rimane una possibilità concreta.

Spettacolo cosmico o minaccia reale?

Per gli astronomi, uno scenario simile sarebbe un’occasione scientifica irripetibile, un evento celeste osservabile anche a occhio nudo da gran parte della popolazione terrestre. Ma per ingegneri spaziali e operatori satellitari, il fenomeno potrebbe trasformarsi in un incubo operativo. La presenza di migliaia di frammenti ad alta velocità nell’orbita bassa potrebbe richiedere interventi rapidi per la protezione di sistemi di comunicazione, navigazione e osservazione climatica. In definitiva, l’impatto di 2024 YR4 sulla Luna non rappresenterebbe un pericolo per la vita sulla Terra, ma le sue conseguenze indirette non possono essere ignorate.

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