Allarme Coldiretti: cibi ultra processati fanno ingrassare l’Italia. In 10 anni boom di obesi

Il fenomeno causato dagli alimenti industriali riguarda tutte le fasce d’età tra i 18 e i 69 anni e pesa anche sulle tasche dei cittadini

A lanciare l’allarme è Coldiretti Toscana, ma il problema potrebbe essere ormai di portata nazionale. Secondo l’indagine pubblicata da GreenReport.it, in Toscana il numero degli obesi è cresciuto del 10% rispetto al 2015, coinvolgendo tutte le fasce d’età comprese tra i 18 e i 69 anni. Più di un toscano su tre è oggi in sovrappeso, e il trend appare inarrestabile. La causa? Non solo la sedentarietà, ma anche la sostituzione silenziosa dei cibi freschi con quelli ultra processati, sempre più presenti nella dieta quotidiana. Si tratta di alimenti confezionati e industriali, ricchi di additivi e zuccheri, il cui consumo sistematico è stato associato a malattie gravi come diabete, ipertensione, problemi cardiovascolari e persino tumori. Secondo Coldiretti, l’impatto complessivo è devastante: dalla salute individuale all’aspettativa di vita, che potrebbe ridursi anche di cinque anni, fino alle ricadute economiche sul sistema sanitario pubblico.

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La spesa sanitaria cresce insieme ai chili di troppo

I numeri diffusi da Coldiretti Toscana sono preoccupanti. Il costo sanitario e sociale legato al sovrappeso viene stimato in 289 euro l’anno per ciascun cittadino, secondo un’analisi basata sui dati del sistema di sorveglianza regionale. Un peso economico collettivo che grava anche su chi non consuma questi alimenti.

Ma il dato più allarmante è quello che riguarda il profondo cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani. “Il dilagare dei cibi artificiali stravolge le nostre abitudini alimentari e mette in serio pericolo la salute pubblica”, ha dichiarato Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana. “I numeri sull’obesità sono in costante crescita e vanno di pari passo con il consumo di una vastissima gamma di prodotti industriali, artificiali, che contengono una moltitudine di coloranti, dolcificanti, additivi e molto altro”, ha aggiunto.

Nel pane fino a 15 ingredienti

Un caso emblematico è quello del pane industriale, che dovrebbe contenere pochi e semplici ingredienti: farina, acqua, sale e lievito. Tuttavia, nelle sue versioni ultra processate, questo alimento può arrivare a contenere fino a 15 ingredienti, tra cui destrosio, estratti di malto d’orzo, emulsionanti e carbonati. “Ingredienti che non servono al nostro organismo ma servono a quel prodotto per conservarsi più a lungo ed essere percepito come buono al nostro palato”, ha sottolineato Cesani.

Il problema non è solo nutrizionale, ma culturale: si è persa la consapevolezza della composizione reale dei cibi. Un processo che, nel lungo periodo, potrebbe contribuire a peggiorare lo stato di salute generale della popolazione.

Leggere le etichette diventa una questione di salute

Uno dei rischi più insidiosi è il cosiddetto effetto cocktail, cioè l’assunzione continua e combinata di diversi additivi nel corso della giornata. Anche se ogni singolo ingrediente può risultare autorizzato, la somma degli effetti potrebbe essere dannosa. È proprio questo mix non monitorato a destare particolare preoccupazione in Coldiretti.

Per difendersi, l’associazione invita i cittadini a leggere con attenzione le etichette, cercando di privilegiare alimenti di origine naturale. “È importante leggere l’etichetta per capire tutte le componenti che sono presenti all’interno di quell’alimento e preferire alimenti ed ingredienti di origine naturale”, ha detto Cesani. In questo senso, i mercati contadini rappresentano un’alternativa valida per trovare prodotti semplici e non trasformati.

Serve un cambio di rotta: educazione alimentare e scelte consapevoli

Il messaggio è chiaro: l’Italia rischia di allontanarsi sempre di più dalla dieta mediterranea, patrimonio riconosciuto anche dall’UNESCO. Riavvicinarsi a modelli alimentari più sani richiede una strategia nazionale, fatta di educazione, prevenzione e regolamentazione più severa dei prodotti industriali. Solo così sarà possibile invertire la tendenza e tutelare la salute delle future generazioni.

Fonte:

Coldiretti Toscana: +10% di obesi in 10 anni a causa dei cibi ultra processati – GreenReport.it

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